Raffrescare non solo i capannoni industriali
I luoghi di lavoro non devono mai raggiungere condizioni microclimatiche proibitive, o anche solo disagevoli, per chi vi opera all’interno. Si tratta di una banale considerazione che interessa la salute e la dignità dei lavoratori, ma anche una riflessione che riguarda la redditività dell’azienda. Infatti, come dimostrano numerosi studi universitari, la temperatura e l’umidità del luogo di lavoro influiscono notevolmente sulle assenze per malattia dei dipendenti e sulla produttività quotidiana.
Rinfrescare una postazione di lavoro, quindi, non significa soltanto preservare il benessere dei propri dipendenti, ma anche fare un investimento che renderà la vostra azienda più prolifica, produttiva ed efficiente.
Un investimento per garantirsi un ambiente dove lavorare con maggior benessere e produttività
Art-Eco promuove da anni questa cultura del benessere ambientale sui luoghi di lavoro, grazie a prodotti “green” che consentono di tenere sotto controllo il microclima delle aree produttive, ma con un occhio di riguardo anche ai costi di gestione e all’eco sostenibilità. Soprattutto i nostri raffrescatori, che si basano su un principio di funzionamento semplice e naturale, possono essere impiegati in molte situazioni diverse. A fronte di bassi consumi energetici, consentono di diminuire le temperature di aree di varia estensione, a seconda della portata d’aria elaborata e quindi della potenza assorbita.
Abbiamo parlato spesso, nei precedenti articoli, di come si possono utilizzare gli impianti di raffrescamento fisso per regolare la temperatura e l’umidità di capannoni industriali, magazzini e reparti produttivi, anche e soprattutto sfruttando il beneficio fiscale del Nuovo Piano Transizione 4.0. Oggi, però, vogliamo concentrare la nostra attenzione sui raffrescatori mobili e su come possano essere impiegati in officine e laboratori artigiani.
I raffrescatori portatili e il loro funzionamento
I significativi progressi ottenuti dal punto di vista vaccinale impongono sempre più l’apertura di nuovi centri in cui somministrare il vaccino, al di là degli ambulatori e delle strutture ospedaliere, solitamente riservate ai soggetti maggiormente a rischio.
Stanno quindi sorgendo molte strutture provvisorie per la somministrazione dei vaccini anti Covid e spesso si tratta di tendoni e tensostrutture in cui, con l’arrivo del caldo e dell’estate, la possibilità di raggiungere temperature elevate è più che concreta.
D’altra parte, l’uso di condizionatori tradizionali è decisamente sconsigliato durante la pandemia e, in ogni caso, sarebbe impossibile impiegarli in strutture aperte verso l’esterno.
È sicuramente necessario, però, che il microclima nella sala d’attesa e nei luoghi di somministrazione del vaccino anti covid sia il più possibile gradevole, sia per il personale medico che vi lavora, sia per i vaccinandi che, come è noto, devono attendere alcuni minuti dopo l’inoculazione del siero e che, quindi, hanno bisogno di un ambiente fresco e sano. Art-Eco sta seguendo attivamente le molteplici richieste dei centri vaccinali dislocati nelle diverse località del Paese, per la fornitura di raffrescatori mobili e su ruota. I progetti su cui ci stiamo attivando, alcuni dei quali già portati a termine, prevedono l’impiego dei nostri raffrescatori portatili, che permettono di immettere aria fresca e pulita nelle tensostrutture di ogni dimensione, variando il modello, la quantità e la posizione delle macchine.
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Raffrescare senza pensieri con gli ECOOL mobili
Chi lavora in un centro vaccinale anti covid ha la necessità di concentrarsi bene sul proprio operato e di fare del proprio meglio perché il flusso delle numerose persone da vaccinare sia il più possibile scorrevole. Per venire incontro a queste esigenze occorre un sistemadiraffrescamento semplice da utilizzare e che non richieda interventi di regolazione frequenti; i nostri raffrescatori mobili hanno esattamente queste caratteristiche.
I raffrescatori portatili della linea ECOOL posseggono, infatti, oltre alla possibilità di un allaccio permanente alla rete idrica,un capiente serbatoio per l’acqua che consente un funzionamento continuo di molte ore senza che sia necessario intervenire sulla macchina. D’altra parte, i bassi consumi elettrici e la semplicità di utilizzo li rendono delle soluzioni flessibili e pratiche per le diverse situazioni che possono verificarsi concretamente nelle tensostrutture impiegate come centri vaccinali anti Covid.
Inoltre, cosa non certo da trascurare in questo periodo di pandemia, è che i raffrescatori adiabatici evaporativi funzionano garantendo un ricambio di aria costante; caratteristica questa che riduce drasticamente le possibilità di trasmissione del virus del Covid-19 o di qualsiasi altro agente patogeno.
Sono sempre più frequenti le installazioni dei nostri raffrescatori nel centri vaccinali anti Covid 19
Non a caso i raffrescatori fissi o portatili vengono utilizzati aprendo finestre e portoni o in aree per loro stessa natura aperte, come nel caso dei dehors, dei tendoni per fiere ed eventi o dei gazebo per ricevimenti dando una piacevole sensazione di fresco percepito e un flusso di aria sempre purificata. Ci sono poi delle situazioni particolari, come i reparti delle industrie alimentari, in cui c’è la necessità di raffrescare ambienti che devono però rimanere chiusi per evitare ogni possibile contaminazione con l’esterno: in questo caso, per garantirne il ricircolo, potranno essere installati degli estrattori d’aria.
In conclusione, Art-Eco sta ricevendo sempre più richieste da parte dei centri vaccinali anti Covid 19 di ogni parte d’Italia proprio per le caratteristiche dei suoi raffrescatori portatili e per la competenza professionale nel consigliare le migliori soluzioni tecniche. Faremo del nostro meglio, come sempre, per essere all’altezza della fiducia che viene riposta nella nostra azienda, felici di partecipare, per quanto di nostra competenza, a questo momento importante per la ripartenza del Paese.