Quando il sistema adiabatico non convince
Accade qualche volta, nel nostro lavoro, che ci contatti un’azienda che ha dubbi sulla reale efficacia dei raffrescatori adiabatici evaporativi, ma che ha comunque l’esigenza di realizzare un miglioramento del microclima dell’impresa.
Occorre, quindi, illustrare in modo chiaro ogni aspetto, con tutti i benefici e le limitazioni del caso, e i motivi che possono portare a un comportamento non soddisfacente di un impianto di raffrescamento, per poterli trattare, affrontare ed eventualmente risolvere in fase di progettazione.
Abbiamo già trattato in un precedente articolo di questo magazine il principio di funzionamento di un raffrescatore adiabatico evaporativo. In quella occasione abbiamo spiegato come l’immissione di aria fresca proveniente dall’esterno e raffreddata con la cessione di calore all’acqua che scorre su un pannello traforato a nido d’ape avvenga nella parte alta dell’ambiente da raffrescare.
Posizione e portata dei raffrescatori devono essere definiti con la massima precisione per ottimizzare i benefici
Ad esempio, si possono prevedere alcuni raffrescatori adiabatici evaporativi fissi posti sulla copertura del capannone o del magazzino. In questo modo, entrando dall’alto, l’aria raffrescata scende in modo naturale verso gli strati più bassi dell’ambiente di lavoro da condizionare, proprio dove si trovano i lavoratori che devono beneficiare del miglioramento del microclima.
La scelta della posizione e della portata dei raffrescatori, però, deve essere eseguita in modo molto attento; essa stessa deve tenere conto di diversi aspetti progettuali che talvolta vengono trascurati e rendono poco efficaci gli impianti.
In questo contesto, si corre quindi, il rischio di realizzare un impianto di raffrescamento adiabatico evaporativo industriale che non raggiunge gli scopi per cui è stato progettato; per prevenire ed evitare queste problematiche Art-Eco dedica la massima attenzione alla progettazione dei propri impianti.
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Progettare sistemi di raffrescamento industriale
Ogni ambiente di lavoro industriale, infatti, presenta caratteristiche molto diverse dagli altri: non solo l’altezza delle coperture influisce molto sull’efficacia dei raffrescatori adiabatici, ma in ogni capannone industriale o repartoproduttivo possiamo trovare delle macchine che producono quantità notevoli di calore in modo localizzato che si alternano a zone in cui, invece, non si generano significative quantità di carico termico. Inoltre il settore di riferimento dell’azienda le sue caratteristiche di industrializzazione, la presenza di un numero sufficiente di uscite naturali per l’aria, condizionano la progettazione dell’impianto e l’individuazione della soluzione ottimale. Il progetto di un impianto di raffrescamento, deve necessariamente partire da una serie di dati strutturali sull’ambiente di lavoro da trattare; questi vengono raccolti direttamente sul posto e formano le specifiche grazie alle quali professionisti e progettisti esperti nel settore individueranno il tipo di macchine da utilizzare e il loro corretto posizionamento.
Art-Eco punta da sempre sulla fase di progettazione dell’impianto di raffrescamento, perché è ben consapevole che si tratta di un momento chiave per la buona riuscita di tutto l’intervento. Solo mediante un progetto ben strutturato, in cui il cliente venga coinvolto da subito, sarà possibile soddisfare le esigenze espresse e affrontare, con i dati unici che ogni situazione comporta, tutte le criticità che si presentano man mano.
L’impianto deve basarsi su dati strutturali, sulle caratteristiche dell’ambiente, sulla tipologia di attività che viene svolta
Affrontare tutte le criticità nel progetto degli impianti
Come abbiamo detto sopra, succede che Art-Eco venga contattata da chi desidera un impianto di raffrescamento adiabatico evaporativo nella propria fabbrica o nei propri magazzini, ma è incerto sulla reale possibilità di un corretto funzionamento. Spesso, d’altra parte, si tratta di dubbi che nascono dall’effettiva complessità dei fattori in gioco ed è quindi necessario effettuare uno studio di progetto approfondito per presentare al cliente una soluzione che, con il minor impegno economico possibile, permetta di realizzare un impianto che soddisfi pienamente le richieste.
Lavoriamo quindi con un metodo consolidato negli anni, che consiste nell’operare sempre a contatto con il cliente, per raccogliere tutte le informazioni necessarie; comprendere a fondo le problematiche e le richieste specifiche dell’azienda, ci permette quindi la realizzazione ad hoc di un impianto di raffrescamento, che possa soddisfare al meglio le necessità espresse.
Il nostro lavoro, però, non termina con l’installazione dei raffrescatori, ma prosegue con una serie di servizi post vendita solitamente molto apprezzati dai nostri clienti, che aiuteranno, tra l’altro, le nostre apparecchiature a durare il più a lungo possibile.
Noi di Art-Eco crediamo fortemente nel raffrescamento evaporativo come metodo per ottenere negli ambienti di lavoro industriali il microclima migliore per preservare il benessere psicofisico dei lavoratori, mantenendo allo stesso tempo una gestione economica conveniente e la massima attenzione al rispetto dell’ambiente. Anche per questo motivo, affrontiamo con convinzione tutte le problematiche e i dubbi che possono nascere sull’installazione di un impianto di raffrescamento industriale, per dare ai nostri clienti il massimo supporto; l’obiettivo primario è sempre lo stesso, ovvero realizzare un sistema in grado di rendere le condizioni di lavoro all’interno di capannoni, magazzini e reparti produttivi più gradevoli, aumentando il benessere degli operatori, la loro produttività e raggiungendo quindi il successo di qualsiasi tipo di politica aziendale.