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Progettazione impianti e clienti

Come si progetta un impianto di raffrescamento?

Art-Eco si prefigge da sempre due finalità principali: dare ai lavoratori condizioni di lavoro ottimali per rispettare l’ambiente. Riteniamo, infatti, che questi possano essere i due capisaldi su cui costruire ogni ragionamento sull’impiego dei nostri raffrescatori adiabatici evaporativi soprattutto nell’industria

Non c’è dubbio, infatti, che il loro impiego sia molto importante per migliorare le condizioni microclimatiche all’interno di capannoni industriali, magazzini e reparti di produzione dove spesso il carico termico provocato dai macchinari utilizzati si somma alle condizioni climatiche esterne e l’elevata temperatura crea non pochi problemi a chi opera al loro interno.

Quando progettiamo un nuovo impianto di raffrescamento industriale mettiamo a frutto tutte le nostre competenze, le conoscenze e gli anni di esperienza per trovare la soluzione ottimale per ogni situazione, in base alla volumetria dell’ambiente di lavoro, al numero di persone previste all’interno e alla tipologia di macchinari che vi operano.

Grazie all’esperienza accumulata negli anni i nostri tecnici sanno sempre consigliare la soluzione su misura in base alle diverse condizioni ambientali

Il progetto di un sistema industriale di raffrescamento può essere anche complesso, sebbene si basa su un principio semplice: l’aria proveniente dall’esterno, passando attraverso un pannello irrorato di acqua, cede una parte del proprio calore e viene spinta da un ventilatore all’interno del volume da trattare, sostituendo l’aria viziata all’interno.

La semplicità di questo metodo è sinonimo di ecosostenibilità e l’assenza di gas refrigeranti, ad effetto serra” (ovvero gas che influiscono sui cambiamenti climatici) può risultare fondamentale, in questo periodo di emergenza sanitaria.

Si uniscono a quanto suddetto, la convenienza economica di installazione e di gestione e i bassissimi consumi energetici di funzionamento; tutti molto apprezzati dai nostri clienti.
In questo articolo esamineremo in particolare la filosofia di lavoro di Art-Eco e vedremo come essa si concretizza nella progettazione di impianti di raffrescamento industriale.

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Il raffrescatore giusto al posto giusto

I raffrescatori adiabatici evaporativi, come abbiamo visto, sono macchine piuttosto essenziali e il loro principio di funzionamento si ispira a un fenomeno naturale molto semplice, tuttavia utilizzarle al meglio in un ambiente di lavoro industriale richiede una competenza notevole.

Ogni situazione concreta richiede, infatti, un diverso numero di macchine per il raffrescamento e un loro posizionamento che deve essere studiato con grande cura, per massimizzare il risultato in tutta l’area interessata. Quando si vuole raffrescare un ambiente industriale, infatti, non basta calcolare il numero di raffrescatoriadiabatici necessari riferendosi semplicemente alla volumetria da rinfrescare, ma bisogna studiarne accuratamente la posizione; in aggiunta diventa fondamentale analizzare la presenza di fonti di calore che si vengono a generare all’interno del capannone o del magazzino.

Efficacia ed efficienza dell’impianto vanno ottimizzate valutando dati come volume dell’ambiente, affollamento, tipologia di lavorazione

Coinvolgere il cliente per trovare la soluzione ideale

Sappiamo bene, d’altra parte, che nessuno conosce meglio un ambiente di lavoro rispetto a coloro che vi operano e per questo motivo la nostra filosofia progettuale implica un coinvolgimento particolarmente intenso del cliente nelle nostre scelte tecniche. 

Crediamo fortemente, infatti, che solo attraverso un confronto chiaro sulle aspettative e sulle condizioni reali di operatività di ogni azienda si possa realizzare un impianto ottimale dal punto di vista dell’efficacia e dell’efficienza. Ogni raffrescatore adiabatico evaporativo ha bisogno di particolari condizioni in cui lavorare al meglio ed è in grado di agire su volumi diversi a seconda della portata. Ad esempio i nostri raffrescatori ECOOL16 e ECOOL20 sono in grado di mitigare la temperatura di aree fino a 200m2 consumando circa 850W di potenza, mentre quelli della serie ECOOL30 consumano appena 3kW per raffrescare superfici fino a 350m2.

La differenza tra i nostri modelli, però, non riguarda solamente la portata, ma anche e soprattutto il tipo di installazione; che può essere a tetto, a parete o a terra, a seconda delle diverse necessità e degli spazi disponibili.

Abbiamo progettato, negli anni, impianti di raffrescamento per ambienti molto differenti tra loro, dal classico capannone industriale per reparti di produzione manifatturiera, ad ambienti estremi come acciaierie e fornaci oppure anche situazioni con caratteristiche specifiche come gli allevamenti intensivi, le stamperie o gli hangar. Per tutti questi progetti abbiamo dovuto applicare le nostre competenze tecniche in modi differenti e il contributo del cliente è stato fondamentale; dalle analisi strutturali ambientali, ai dati tecnici sul funzionamento dei macchinari, per finire con l’affollamento dei locali.
Art-Eco privilegia sempre il rapporto con la propria clientela, sia durante la fase di progetto e installazione dell’impianto, sia nel post-vendita, con interventi programmati di manutenzione ordinaria. Con noi potrete finalmente trovare il modo per ottenere in ogni ambiente una temperatura gradevole e migliorare le condizioni di lavoro dei vostri collaboratori!

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