Rinfrescare i capannoni industriali durante periodi con alte temperature.
L’accordo di Parigi del 2015 impegna i governi ad agire sulle emissioni di gas serra per mantenere l’aumento della temperatura sotto i 2 gradi entro il 2050 e a compiere ogni sforzo per portarlo a 1,5 gradi.
Problemi questi che vengono maggiormente esasperati negli ambienti industriali e di lavoro (fabbriche e capannoni), negli stabilimenti di produzione e manifatturieri.
Come suggerito dall’organizzazione mondiale della sanità, la differenza tra temperatura interna ed esterna non dovrebbe superare i 7°C; infatti non contribuire al miglioramento del microclima aziendale significa stress da calore, calo di produttività e perdita di attenzione, con conseguente innalzamento del rischio infortuni.
Le tradizionali tecnologie di climatizzazione non sono in grado di colmare queste necessità; dapprima per la difficoltà di essere dimensionati e dimensionabili in ambienti molto grandi, in seguito per l’elevato consumo di energia e infine per una ventilazione limitata o nulla.
L’unico sistema a disposizione per rinfrescare ambienti industriali e produttivi di medie e grandi dimensioni come fabbriche, capannoni, magazzini, logistiche o allevamenti è il Raffrescamento Evaporativo; a fronte di costi di installazione e gestione molto più contenuti rispetto ai tradizionali metodi di condizionamento, il Raffrescamento permette inoltre un notevole risparmio di energia elettrica.
Aggiungiamo anche e soprattutto la possibilità di funzionamento con porte e finestre aperte, tali da garantire adeguata ventilazione e molteplici ricambi d’aria.
Allinearsi alle nuove normative della Comunità Europea.
Come previsto dall’accordo sui cambiamenti climatici, l’UE ha presentato la sua strategia per la riduzione delle emissioni, impegnandosi ad intraprendere la strada che la porterà a diventare la prima economia e società a impatto climatico zero entro il 2050.
Questo significa che anche gli ambienti industriali e produttivi dovranno necessariamente ridurre le loro emissioni di CO2 e di conseguenza il loro consumo energetico.
Con il Raffrescamento Adiabatico, Art-Eco vuole collaborare attivamente al processo di transizione energetica, proponendo sistemi che utilizzano molta meno energia; infatti, la tecnologia adiabatica utilizza il principio naturale dell’evaporazione dell’acqua, il refrigerante più potente del mondo.
Ciò richiede un bassissimo consumo elettrico, poiché la capacità di raffreddamento avviene attraverso il naturale processo di questo cambio di fase.
Economia circolare.
Noi di Art-Eco sosteniamo il sistema economico a vantaggio dei cicli economici circolari che prevedono il minor utilizzo delle materie prime e il minor scarto e spreco possibile quando i beni saranno arrivati a fine vita. Un’economia circolare prevede una diminuzione dell’industria della produzione e un aumento di quella della manutenzione e riciclo.
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