Credito d’imposta 4.0: Sostenere l’innovazione fino al 2025 e oltre verso l’industria 5.0

Proroga del credito d’imposta 4.0 fino al 2025

Nel contesto delle trasformazioni che caratterizzano il panorama industriale attuale, gli incentivi per l’industria 4.0 continuano a giocare un ruolo fondamentale nel supportare la digitalizzazione e l’innovazione delle imprese italiane. Per molte realtà imprenditoriali, le agevolazioni sono state fondamentali per affrontare le sfide imposte dalla pandemia e per proiettarsi verso un futuro sempre più tecnologico e automatizzato.

Con il varo della Legge di Bilancio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inteso proseguire la politica economica di sostegno alle imprese italiane e a quelle non residenti che operano in maniera stabile nel nostro Paese. Grazie a misure di sostegno governative, le aziende hanno potuto investire in tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, l’automazione, la robotica e il cloud computing, migliorando così la loro competitività e capacità di innovare.

La proroga del credito d’imposta 4.0 per le attività di transizione ecologica o di innovazione digitale si rende attivo fino al 2025, periodo in cui le aziende potranno beneficiare di un’agevolazione fiscale su investimenti in beni strumentali 4.0, che includono tecnologie come macchinari intelligenti, software e piattaforme digitali. Questi incentivi stanno supportando le aziende non solo nel miglioramento dell’efficienza produttiva, ma anche nel rafforzamento della loro capacità di innovazione e adattamento ai cambiamenti del mercato.

I nostri Impianti fissi di Raffrescamento, grazie ai loro contenuti digitali innovativi e interconnessi, soddisfano i requisiti fissati dal nuovo Piano Transizione 4.0, rispondendo ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

Il credito di imposta Transizione 5.0 è l’agevolazione istituita dal D.L. n. 19/2024 diretta a sostenere le imprese nel percorso verso la transizione digitale ed energetica. Il bonus è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, destinati a strutture produttive situate in Italia, che rientrino in progetti di innovazione dai quali derivi una riduzione dei consumi energetici.

La legge di Bilancio 2025 ha apportato rilevanti modifiche alla disciplina del credito d’imposta, applicabili già agli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2024. Per accedere al credito di imposta sono richiesti specifici adempimenti, anche al fine di certificare il raggiungimento degli obiettivi sul fronte del risparmio energetico.

In questo contesto, l’approccio proposto da Art-Eco vede un’industria che non si limita a cercare efficienza e innovazione tecnologica, ma pone anche al centro la dignità dei lavoratori, l’ambiente e la qualità della vita. La tecnologia non è più solo uno strumento di automazione e ottimizzazione, ma diventa un alleato per migliorare le condizioni di vita e lavoro, creando un equilibrio tra la produttività e la salute delle persone.

L’Industria 5.0 pone l’essere umano al centro del processo produttivo, valorizzando competenze e migliorando la qualità della vita lavorativa. Per vincere le nuove sfide delle transizioni gemelle “digitale e green” l’innovazione tecnologica è fondamentale al pari del driver della sostenibilità e della centralità umana.

Questo nuovo paradigma mira a creare un ambiente di lavoro più ergonomico e incentrato sull’individuo, dove le macchine assistono gli esseri umani anziché sostituirli, permettendo così alle persone di svolgere compiti più creativi e meno ripetitivi. L’industria 5.0 si propone, dunque, di rispondere alle esigenze sociali e ambientali, promuovendo l’economia circolare, la responsabilità sociale d’impresa e la produzione sostenibile per un futuro più resiliente e orientato al benessere dell’uomo e del pianeta.